Porsche Consulting Smart Factory immersive experience

Una giornata dedicata alla manifattura del futuro

04.07.2024 | Articolo

Dallo stabilimento di Philip Morris Manufacturing & Technology di Bologna, la più grande fabbrica italiana costruita ex-novo negli ultimi 20 anni, si sono riuniti più di 120 manager e dirigenti d’impresa in rappresentanza di aziende il cui fatturato cumulato supera 267 miliardi di euro. Un’occasione per condividere esperienze e contaminarsi tra imprese diversi settori, dai beni industriali ai beni di largo consumo, dal settore delle costruzioni a quello medicale.

Un nodo centrale da sciogliere: l’Italia con più di 5 miliardi di euro investiti in tecnologie, da sola investe il 20% del totale allocato in Europa ed è seconda in valore assoluto solo alla Germania. Il Bel Paese, però, risulta venticinquesimo per efficienza produttiva e diversi comparti come la meccanica, la meccatronica, la produzione di plastica o di acciaio stanno perdendo quote di mercato nell’export a livello globale.

Dal palco il messaggio chiave di Giovanni Notarnicola, Partner Porsche Consulting: “C’è bisogno di un cambio di paradigma nell’approccio agli investimenti. Solo partendo dalla strategia e da una profonda variazione organizzativa si può fare leva sulle migliori tecnologie che non sono il punto di partenza ma il pezzo di un puzzle complesso dove ogni parte ha la medesima importanza”

Automazione, capacità computazionale e connettività sono i tre elementi che, se correttamente combinati sin dall’inizio, possono dare la flessibilità che finora è spesso mancata, per dare alle aziende la confidenza che quegli investimenti, così onerosi, possano essere validi anche in contesti mutevoli e poco prevedibili. Insomma, le tecnologie diventano così flessibili e adattive.

Infine, si è posta l’attenzione anche su un altro pezzo del puzzle fondamentale di questa grande trasformazione industriale: il fattore umano. In Italia il punto debole è sulle competenze: da oggi al 2030 serviranno nel manifatturiero più di 33.700 tecnici ed ingegneri e nei prossimi cinque anni sarà coperto solo 1/3 della domanda di ingegneri elettronici, meccatronici e meccanici.

Se le competenze sono importanti altrettanto è la capacità di esecuzione: saremo in constante trasformazione e l’agilità nell’adattarsi al cambiamento così come la capacità di esecuzione e messa a terra dei concetti del team faranno la differenza.

 

 

 

19 Giugno | Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna

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